LETTOUNDICI è un racconto sul senso del limite. La trama della storia segue i pensieri delle due giovani protagoniste: una paziente e la sua dottoressa. Le due voci narranti riflettono attorno allo stesso evento, un tumore incurabile, da due prospettive non solo differenti, ma altre.
Pur in assenza di uno scambio esplicito di questi pensieri, l’incontro avviene, con intensità, attraverso la relazione tra le due protagoniste. Il lascito finale del diario della paziente alla sua dottoressa apre alla possibilità di un incontro esplicito, con il rischio del “contagio” emotivo, della soggettività e sofferenza altrui e con l’opportunità di una nuova sintesi: un'”umana saggezza: forse”.

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